Nei numerosi documentari presenti nell'edizione estesa home video dell'ultimo capitolo dello Hobbit, La battaglia delle cinque armate , vengono sottolineate le difficoltà che la produzione ha dovuto affrontare per portare a termine questo progetto titanico nei tempi e nelle modalità stabilite.
Per riuscire a rispettare i tempi di inizio delle riprese del blockbuster (un’unica sessione di riprese lunga un anno, più una sessione aggiuntiva per girare nuove scene per il terzo film quando è stato deciso di realizzare una trilogia), Jackson ha dovuto realizzare la pre-produzione in un paio di mesi:
"Del Toro aveva lasciato, e io avevo accettato di sostituirlo, ma non potevamo tornare indietro di un anno e mezzo. Non ho avuto l’anno e mezzo di tempo che ha avuto lui per la pre-produzione: il design, la progettazione delle sequenze. E io avevo idee completamente diverse dalle sue per Lo Hobbit. Era impossibile, e il risultato è stato che ho iniziato le riprese senza aver progettato la maggior parte della trilogia."
Bisogna sottolineare anche i problemi di salute che avuto Peter Jackson che ha ritardato l'uscita della Battaglia delle Cinque Armate di cinque mesi
"Vai sul set e ti senti inadeguato, devi fare delle sequenze enormemente complicate senza avere storyboard, e te li fai fare nelle pause qua e là. […] Ho passato buona parte della realizzazione dello Hobbit sentendo di non essere realmente alla guida di ciò che stava succedendo […] Persino dal punto di vista della sceneggiatura, gli script non ci soddisfacevano ancora quando abbiamo iniziato a girare, il che aumentava la pressione enormemente."
Anche la stessa Battaglia delle Cinque Armate ha avuto parecchi problemi:
"Ci vennero dati due mesi aggiuntivi nel 2012 per girare la Battaglia delle Cinque Armate. Si avvicinava quel periodo, e io finii per dire ai produttori e ai responsabili dello studio: “Siccome non ho idea di cosa stia facendo ora, visto che non ho storyboard né preproduzione, perché non ci limitiamo semplicemente a finire prima?”. Così ho avuto più tempo a disposizione per chiarirmi le idee, avere un po’ di calma per avere ispirazione, e iniziare davvero a mettere insieme il film."
Una situazione drammatica e una nuova prospettiva sulle responsabilità che si è preso Peter Jackson nei confronti del progetto:
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